posizionipoppataParliamo delle varie posizioni in cui si può allattare al seno. Per iniziare in serenità il vostro percorso di “amore liquido” è importante che troviate il modo di stare comode e rilassate! Ciò vi permetterà di prevenire le temute ragadi, i dolori causati da un cattivo attacco del poppante e i fastidiosi malesseri dovuti alla postura scorretta.

Iniziamo dalla POSIZIONE TRADIZIONALE e da un pò di consigli per un giusto attacco.

1. La vostra schiena deve essere solidamente sostenuta da un comodo schienale e i piedi ben fermi a terra o su un panchetto. Avvaletevi in di un cuscino per l’allattamento posto in grembo (per me è stato fondamentale!) su cui poter appoggiare il piccolino. È importante avvicinare il bambino al vostro corpo portandolo alla stessa altezza del capezzolo. Non chinatevi voi verso di lui perché a lungo andare potreste accusare dei dolori.

2. Il bimbo deve stare molto vicino al corpo della mamma con orecchio, spalla ed anca allineate alla stessa altezza e la bocca rivolta verso il capezzolo. Non deve girare la testolina per arrivare al seno (tu riusciresti a gustarti un pasto col corpo da una parte e la testa girata da un lato?).

3. Sorreggete il vostro seno con una mano per evitare che il peso di esso gravi sul mento del bimbo.

4. Per attaccare bene il piccolo sostenete la sua schiena e stimolatelo ad aprire bene la boccuccia strofinandogli il capezzolo fra labbro superiore e naso. In questo modo riuscirà ad attaccarsi prendendo sia il capezzolo che parte dell’ areola.

5. Se viene avvertito dolore staccate il piccolino infilando al lato della sua boccuccia il mignolo e riprovate ad attaccarlo con calma, anche più di una volta.

Passiamo alla POSIZIONE PRESA DA RUGBY.

1. È detta anche “Presa Sottobraccio” perché il corpo del bimbo si trova, appunto, sotto il braccio destro quando è attaccato al seno destro e sotto al sinistro quando poppa da quello sinistro.

2. La mano della mamma deve sostenere la testina (con la boccuccia all’altezza del capezzolo) e la schiena. I piedini e le gambine si troveranno quindi vicini alla vostra schiena e alla superficie  a cui vi appoggiate.

3. È una posizione ottima in caso di parto cesareo perché non vi è possibilità di contatto fra il corpo del bimbo e la ferita!

Ed ora la posizione che personalmente preferisco (dato i molteplici risvegli notturni col quale mi ha deliziato per mesi il mio Baby Edo!) ALLATTARE DA SDRAIATE.

1. È un metodo ottimale per chi ha il getto di emissione del latte molto forte perché in questa posizione il vostro neonato riuscirà a gestire meglio il flusso, che arriverà meno impetuoso.

2. È una salvezza durante le poppate notturne perchè vi permette di stare comodi giacendo entrambi di fianco, uno di fronte all’altra.

3. Sostenete con un braccio la schiena del bimbo per tenerlo ben vicino a voi (pancia a pancia) e all’altezza giusta rispetto al vostro seno.

Care future e neo mammine dopo un po’ di rodaggio iniziale troverete le variazioni a queste posizioni che sono più congeniali a voi e al vostro piccolo amore! Intanto spero di avervi potuto dare qualche consiglio data l’esperienza di amore liquido che io e Baby Edo stiamo felicemente proseguendo. Nel nostro caso il mio monello crescendo  si sta esercitando a ciucciare nelle posizioni più “acrobatiche” che vi potreste mai immaginare! Comunque i momenti in cui allatto sono per me istanti di impagabile tenerezza e complicità che conserverò per sempre nel mio cuore.

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