Voglio condividere assieme a voi l’inizio di una nuova esperienza!

Dopo più di sei mesi di “amoreliquido”, fatto di coccole e latte di mamma, è arrivato finalmente  il momento di decidere se intraprendere la strada dello svezzamento classico o quella dell’alimentazione complementare, detta anche AUTOSVEZZAMENTO!
Avevo iniziato a notare che mio figlio manifestava un evidente interesse per il cibo! Premetto che, personalmente, ho ritenuto importante aspettare il compimento del suo sesto mese (come consigliato dalla pediatra, dall’OMS e dalla consulente della LECHE LEGUE che ci ha seguiti ed aiutati nell’avviamento dell’allattamento). Inoltre il piccolo ha imparato a stare seduto da solo, ha messo i primi dentini e ha perso il riflesso di estrusione della lingua…per cui mi sono resa conto che era davvero ora di iniziare questa nuova avventura!

Mi ero informata con largo anticipo sia sullo svezzamento classico che sull’alimentazione complementare e, dato che non ho fretta di svezzarlo dal latte materno, ho deciso di propendere per quest’ultima soluzione!

Che dire, il mio piccolo si è rivelato da subito una buona forchetta! È importante sapere alcune cose fondamentali su questo argomento. Personalmente  consiglio l’interessante lettura “Io mi svezzo da solo” – di Lucio Piermarini- che potrà  togliervi molti dubbi! Per la vostra tranquillità fate come me e mio marito: un corso di disostruzione pediatrica! (chiedete alla vostra ASL di riferimento che vi saprà dare informazioni!).

Secondo me è bello poter mettere il piccolo di casa a tavola con tutta la famiglia e proporgli gli stessi alimenti consumati da noi. Spingerà a rivedere un pò l’alimentazione di tutti e ad avvalersi di piatti più semplici e, quindi, più salutari! Piccole accortezze possono essere: non eccedere col sale, mangiare verdura di stagione e prodotti freschi, variare le ricette.

Vedrete che tutti trattano giovamento da ciò, non solo il pupo! Inoltre è importante far manipolare il cibo al bambino, così esplorerà, proverà curiosità e quindi interesse.

Chiudete un occhio su macchie, ditate e piccoli disastri e munitevi di tovagliette lavabili e spugnette perché ne avrete bisogno! Non sostituite il pasto alla poppata e offrite sempre il seno prima e dopo, sicuramente è un processo più lento e complementare e la fretta va messa da parte! Io ho trovato che questa strada sia stata proprio adatta a noi ed invito le altre care mammine a documentarsi in proposito e, se ne hanno voglia, io sono disponibile per un confronto! Baby Edo è soddisfatto e vive il momento del pasto come un qualcosa che lo rende partecipe ed attivo nella routine della famiglia. Mangia quello che ha voglia di assaggiare dal suo e dai nostri piatti con grande curiosità e gusto.unnamed-3

Per noi non è motivo di cruccio la quantità di cibo che mangia ad ogni pasto (tanto prima e dopo a “completare” c’è il Santo Lattino Di Mamma che si adegua alle necessità nutrizionali del bambino via, via che cresce) ma facciamo in modo che si approcci allo stare a tavola con serenità … senza che “il finire la pappa” diventi un elemento di preoccupazione.

 

 

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