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Qualche giorno fa, un’amica ha portato alla mia attenzione questa notizia condivisa in Facebook: “Miss Islanda lascia concorso bellezza: mi hanno chiesto di dimagrire“!

Rimasta un po’ perplessa dal titolo, per via della moltitudine di sciocchezze che spesso si leggono ovunque, ho deciso di fare una piccola ricerca da internet per vederci più chiaro e ahimè ho scoperto che la notizia era fondata.
Fonti come la Repubblica e il Messaggero, tanto per citarne un paio, raccontano il fatto accaduto:
La ventenne Arna Yr Jònsòttir, eletta Miss Islanda nel 2015, lascia il concorso poiché invitata dagli organizzatori del Miss Grand International a perdere peso prima del concorso!

img_8437A vederla Arna è una ragazza bellissima a cui non manca veramente nulla, anzi, proprio per via di qualche centimetro in più, le è stato richiesto di mettersi a dieta, imponendole di rinunciare alla colazione la mattina e a sostituire con acqua i pasti per arrivare a sera, perché non conforme alle misure delle altre ragazze partecipanti al concorso.
Ma lei si è rifiutata e ha deciso così di lasciare il concorso.img_8438

Inutile dire che la forza e il carattere di questa ragazza nel non accettare una richiesta simile (sebbene dovrebbe essere SEMPRE così) sono stati lodevoli!
E proprio perché invece non è sempre così, che quello a cui viene da pensare immediatamente è alla quantità di giovani donne che invece abbiano dovuto assecondare la volontà di queste persone mettendo a rischio la propria vita. Per cosa? Per partecipare ad un concorso di bellezza.

Ma non eravamo nell’era in cui il “Curvy is good” e via dicendo?
Non siamo quelli che si battono dall’America all’Europa in campagne contro i disturbi alimentari?
Certamente a parole.
La realtà purtroppo continua ad essere ben diversa.

Il fatto che una ragazza giovane come Arna abbia detto NO fa comunque pensare che, rispetto ad altri tempi, ci sia un’accettazione maggiore del proprio corpo.
E dovrebbe essere sempre così!
Ma l’avete vista?

Di strada ce n’è veramente ancora parecchia da fare, ma prima ancora di lavorare sulla mente delle giovani ragazze, forse bisognerebbe partire proprio da questi “grandi concorsi”.
Siamo convinte che da episodi come questo di Miss Islanda si possa ricavare comunque qualcosa di positivo: forse finalmente si è fatta luce sulle dinamiche che spesso si celano nei dietro alle quinte.
A noi sicuramente è servito ad apportare maggiore attenzione sull’argomento che ci è sempre molto caro.
#iostocolburro e tu?

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