Educazione che scoperta! Il metodo Montessori

“Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo”

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Chi fu Maria Montessori? Fu  medico, una delle prime dottoresse laureate in Italia, pedagogista, profonda studiosa dell’apprendere del bambino, una filosofa, una scienziata… Un’educatrice! …Oltre che l’amorevole nonnina che ricordiamo ritratta sulla facciata delle mitiche 1000 Lire!

Questa scienziata, pezzo della storia d’Italia, propose un metodo, una nuova filosofia nell’allevamento del bambino! Tale metodologia educativa nacque dall’osservazione dei bambini con problemi psichici, per trovare poi applicazione sui bambini privi di tali disturbi. La dott.ssa Montessori motivò questa sua scelta sostenendo che, se un metodo poteva funzionare su persone con dei problemi evidenti a livello psichico, avrebbe dato ottimi risultati anche su bambini “normali”.
Per lei il bambino era inteso come “un essere completo, capace di sviluppare energie creative e possessore di disposizioni morali” che spesso nell’essere adulto sono nascoste, mascherate, compresse e inattive…

Alla base del suo pensiero pose la libertà del bambino, per favorire una crescita armoniosa ed equilibrata, rendendo quindi possibile lo sviluppo, in modo esponenziale, della creatività insita nell’essere umano, senza però togliere importanza alla disciplina, alla giusta  attenzione per i desideri ed alla naturale propensione alla crescita. Nella vita l’importanza tra liberà e regole è un equilibrio, poiché lo spazio di ognuno termina ove inizia quello dell’altro, e ciò deve rappresentare una regola inscindibile per crescere nel rispetto reciproco.
Tale è un metodo che spinge in modo graduale a diventare sempre più autonomi imparando a prendersi cura degli altri.

La Montessori  guidò il suo agire secondo i principi insindacabili della pedagogia scientifica per poi passare all’osservazione del soggetto, affermando quindi che è la scuola a dover ospitare il bambino e quindi va costruita a misura di bimbo e non di uomo. Gli spazi vanno pensati e poi costruiti in modo specifico e semplice, attorno al bambino, per creare laboratori creativi che possano far apprendere, ogni giorno di più, azioni semplici e utili per lo sviluppo del “saper fare”. Tanto più importante è poi, in aiuto delle materie classiche come la matematica e l’italiano, il contatto con materiali comuni, quali il legno, le stoffe, i gessetti…

Parlando di liberà ci si riferisce al lavoro libero, ovvero alla libera scelta dell’attività dal bambino assecondante l’istinto, dimostrando quindi accettazione incondizionata nel fare e nel movimento e sviluppo degli stessi. Quando il bambino impara quindi a muoversi, seguendo uno scopo suo, saprà dirigere la propria volontà, solo allora potrà dirsi disciplinato. Per questo motivo il lavoro nelle Case dei Bambini è basato sul movimento. Entrando in un ambiente costruito a sua misura, con materiali ideati per l’utilizzo autonomo, il bambino può scegliere la propria attività, seguendo l’istinto, svegliando l’interesse e la concentrazione. Un bambino concentrato non è ancora un bambino disciplinato, perché un bambino disciplinato è capace di orientare la propria volontà al raggiungimento di un fine. La volontà si rinforza e si sviluppa con esercizi metodici.

L’adulto, quando richiede la disciplina e l’obbedienza al bambino, trascura quasi sempre la volontà di questo proponendogli l’imitazione di un modello da imitare: «fai come faccio io!»; oppure un comando: «stai fermo!», «stai zitto!». Bisogna domandarsi: «come può il bambino scegliere di obbedire se ancora non ha sviluppato la volontà?». La risposta è contenuta in questo nodo teorico districato dalla Montessori: dalla libertà alla disciplina.

La disciplina infatti si manifesterà autonomamente solo quando sarà necessario seguire delle regole di vita. Il periodo infantile è ricco di creatività, è una fase vita in cui la mente del bambino assorbe le caratteristiche dell’ambiente circostante facendole proprie, crescendo per mezzo di esse, in modo naturale e spontaneo, senza dover compiere alcuno sforzo cognitivo. Con la Montessori moltissime regole educative consolidate vennero cambiate, i bambini cosiddetti “subnormali” venivano quindi trattati con rispetto, venivano organizzate delle attività didattiche. I bambini dovevano imparare a prendersi cura di sé stessi, imparare ad organizzarsi e venivano incoraggiati a prendere decisioni autonome, a prendersi cura degli altri!

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Ad oggi, dalla prima Casa del Bambino a Roma nel 1907, gli istituti che perseguono la metodologia Montessoriane, nel Mondo, sono più di 22000 di ogni grado. La riscoperta del metodo è stato nuovamente un avvento della migliore istruzione che possiamo dare ai nostri piccoli…

Crescita e sviluppo è libertà… Creatività… Indipendenza… Capacità decisionali… Disciplina!

 

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