La scultura in sapone dell'artista Alessandro Ottolina
La scultura in sapone dell’artista Alessandro Ottolina

La scultura ‘Ottocento’ dello scultore milanese Alessandro Ottolina, realizzata lo scorso 14 aprile durante una live performance organizzata da Lush nel proprio store di via Dante 15 (a Milano), sarà esposta domani ‘Giornata Mondiale della Terra‘ nel nuovo punto vendita Lush sorto all’interno della stazione Centrale di Milano.

Sono 800 i chilometri che separano l’Italia dal punto più a nord al punto più a sud, snodo cruciale di collegamento per tutto lo Stivale, e su questo tema Ottolina, in occasione di uno dei numerosi eventi del Fuorisalone della Design Week 2016, utilizzando le forme di sapone Respect your Elders e Sapone di Mare, del noto marchio inglese, ha realizzato una scultura ispirata proprio dal continuum di un ciclo che non si interrompe e continua a ripetersi, creando una connessione diretta con il tema del riciclo, protagonista della filosofia del brand. Profumo di lime, sambuco e ribes nero formano la figura tridimensionale di un 8, caratterizzata da un tratto continuo e delicato, dato anche dalla colorazione: un infinito di un azzurro intenso ed evocativo che prende forma in quest’opera per dare voce a diverse interpretazioni.

L’originale collaborazione tra Lush e lo scultore, nata nel 2015 a partire dalla condivisione della stessa filosofia – ossia la comune ricerca di materie prime naturali e di qualità e la costante attenzione verso le tematiche ambientali – proprio in occasione del Salone del Mobile dello scorso anno, si è ripetuta quest’anno.

Alessandro Ottolina, giovane milanese, parallelamente agli studi che lo hanno portato alla laurea in farmacia, ha intrapreso negli anni novanta una ricerca sui materiali naturali quali creta e argilla, studi che si sono consolidati nella creazione delle prime opere nel 2000.

La casa Lush, nata un ventennnio fa in Inghilterra, si contraddistingue per etica e innovazione, creando, producendo e commercializzando cosmetici freschi e fatti a mano. Sono famose nei bagni delle beauty addict,  le bombe da bagno, i lavadenti e i confetti di shampoo solido. Tutti realizzati senza qualunque tipo di test sugli animali.  Lush inoltre supporta il commercio equosolidale e le comunità, in tutto il mondo, che dal 2010 col progetto Sustainable Lush Fund producono gli ingredienti utilizzati per creare questi cosmetici. Nel 2012, a testimonianza dell’impegno e della dura lotta contro la sperimentazione animale, Lush ha lanciato il Lush Prize in collaborazione con Ethical Consumer: un fondo di £250.000 volto a premiare chiunque riesca a dare un contributo significativo a trovare alternative e porre fine ai test sugli animali e nel 2014 Lush ha vinto il premio “Best in Business” agli Observer Ethical Awards”; mentre nel 2015 si è classificata alla prima posizione della classifica per il servizio clienti del magazine Which? stilata dagli stessi consumatori.

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