Quando si ha un figlio che frequenta la scuola, che sia dell’infanzia, primaria o medie, è impossibile sfuggire al gruppo Whatsapp delle mamme.
Parlo di gruppi di mamme perchè la maggioranza è costituita dal sesso femminile a parte quelle 2 o 3 eccezioni che proprio non concepisco! Cosa ci fa un gallo in mezzo a tante galline?
Non partecipare è considerato socialmente riprovevole, almeno uno dei due deve esserci, riuscire a non uscirne è un esercizio difficilissimo. Chi abbandona compie il più grande sgarbo. Puoi non leggere mai i messaggi, puoi non commentare o rispondere mai ma non puoi uscirne. E’ una cosa che non si fa.
Ci sono quelli che si limitano a rispondere solo con un ok, quelli che fanno proposte indecenti, quelli che ogni scusa è buona per discutere, gli assenti presenti o quelli che non si espongono mai perchè ci sono ma è come se non ci fossero e lo ammetto sono quelli che meno preferisco perchè associo questa assenza a menefreghismo e disinteresse e credo che quando si tratta dei figli sia l’unico comportamento da non mettere in campo.
Whatsapp ha un gran vantaggio ed è la possibilità di avvisare tutti contemporaneamente. E’ una buona opportunità per condividere notizie, informazioni di qualsiasi tipo, suggerimenti, foto e discutere di questioni “esclusivamente” scolastiche. Si perchè sono stata chiara fin dall’inizio, i fatti privati a noi non interessano; quest’anno sono rappresentante di classe, mio figlio è al primo anno di infanzia.
La tecnologia ha semplificato la vita di tutti e reso più facile la comunicazione, è uno strumento potenzialmente utile e positivo ma è diventato la causa primaria di discussioni, diverbi e offese e la colpa è nostra, di noi genitori. Proprio in questi giorni diversi presidi hanno detto STOP ai gruppi dei genitori su Whatsapp, perché spesso possono diventare una cassa di risonanza micidiale e pericolosa per problemi che tali non sono: in tanti scrivono con leggerezza e senza riflettere.
E’ bene seguire un pò di regole così da evitare imbarazzanti disastri!
- Ricordiamoci sempre che un messaggio innocuo può diventare una mina vagante, non possiamo essere tutti d’accordo.
- Le parole dette in classe vengono spesso estremizzate. Non rilasciamo subito commenti sulle questioni che ci arrivano e accertiamocene prima con i bambini.
3. Scambiatevi solo informazioni di servizio e non spezzate un pensiero o una richiesta in cento messaggi.
4. Evitate pettegolezzi su maestre e insegnanti.
5. Usate la chat solo in caso di reale necessità o bisogno: la rete non deve essere un mezzo di protezione per i bambini. Possiamo rischiare di deresponsabilizzarli. - Ogni tanto (io direi sempre)…silenziate il gruppo.
- Ultima ma a mio parere la più importante, usate il buon senso. Quello vince su tutto.
Insomma con lo spirito giusto la sopravvivenza è assicurata!
Buon anno scolastico.