Che poi lo sapete qual è il vero problema? Il vero problema è che si predica bene ma si continua a razzolare male. Sono tantissime le battaglie che vediamo ogni giorno sui Social e le trasmissioni televisive che fanno informazione sui problemi legati ai disturbi alimentari, ma a cosa servono se poi siamo interamente circondati da immagini di persone dai corpi perfetti?

Qualche giorno fa a Pomeriggio Cinque condotto da Barbara D’Urso, ho assistito dal divano di casa mia, dapprima ad un dibattito tra alcuni ospiti presenti in studio ed alcune ragazze Curvy tra cui Paola Torrente (seconda a Miss Italia), Laura Brioschi (Curvy Model), Barbara Christmann (del progetto Beautifulcurvy.com) con la presenza di altre modelle, e successivamente, ad una sfilata vera e propria in costume da bagno, taglia 48…. .o qualcosa di più. Non sarei del tutto sincera se dicessi che fosse una passerella come un’altra, perché non lo era. La verità è che per me è stato strano. Non perché non abbia mai visto ciccia e cellulite, anzi, basta solo che io mi metta allo specchio per trovarne molta di più, ma semplicemente perché non siamo abituati a vedere corpi formosi, scoperti, in TV.

Proprio mentre cercavo le foto da inserire in questo post, mi sono accorta che in internet non c’è traccia del video della sfilata ma solo qualche piccolo accenno in alcuni siti. Strano vero? Forse perché a sfilare non erano le classiche modelle magre, perciò non meritavano lo stesso interesse?


  
 Laura Brioschi – Curvy Model

Che poi anche racchiudere tutto nella parola “Curvy” non funziona più così bene.

Perché per quanto se ne dica, anche questa definizione implica una certa “dimensione” perciò se non ci rientri, semplicemente non sei Curvy.

Se prima esistevano le magre, delle quali tu non facevi parte, e le grasse, ma forse per te questa definizione era troppo, adesso non ti ci rivedi nemmeno nelle Curvy.

Quindi se tutto va bene, presto troveremo un altro nome per includere tutti gli altri.

E’ per questo che ci teniamo a diffondere il nostro slogan!  #iostocolburro non vuol dire essere Curvy, ma significa soltanto sentirsi bene nel proprio corpo, in qualunque taglia, altezza e circonferenza, anche se abbonda la “burrosità”.

La-tabella-di-conversione-delle-taglie-americane-in-taglie-italiane
Foto donnamoderna.it

 

Ma non sarebbe più semplice smettere di etichettarci e di infilarci a tutti i costi in categorie?

L’aspirare a diventare perfetti non è una colpa. E’ semplicemente un conseguenza di tutto ciò che vediamo: la finta pubblicità che promette miracoli, i Social che diffondono immagini ritoccate e le riviste photoshoppate.

In parallelo la cosa più assurda è l’essere bombardati ovunque da immagini di cibo! Che provi a ricreare per fotografare e che alla fine ti ritrovi a mangiare, ovvio. E allora sì che vai giù di palestra per rimetterti in forma. Quale forma? Quella di un formaggio che ci vedrebbe tutti uguali per dimensioni e aspetto, magari con un marchio DOP?

Che non si debba necessariamente utilizzarla come scusante per ingurgitare di tutto e di più, sono la prima a sostenerlo.

Una dieta fatta con criterio, un regime e del movimento sono gli ingredienti essenziali per stare bene. Come in ogni cosa, bisogna sempre migliorarsi, purchè non diventi un’ossessione.

Continuo a sostenere che troverei più interessante vedere sfilare su una passerella di moda o pubblicata su un giornale l’immagine di una donna bella, certamente, ma che mi somigli! Che abbia la pancia o con la cellulite.

 

Un abito fatto bene, deve saper esaltare un corpo per quello che è e non un corpo a doversi adattare all’abito!

 

Io l’ho sognato, ci ho provato.  Non ero magra, non ero grassa ma non ero nemmeno Curvy. E allora non c’era posto per me.
Fine di quella storia…….. ma noi continueremo a parlarne. #iostocolburro e tu?

 

 

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