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Ormai è ufficiale: fra qualche tempo lasceremo l’Italia e partiremo per una nuova ed emozionante avventura in Africa! Il mio piccolo Edo crescerà lì per i prossimi quattro anni e non nascondo di essere davvero molto entusiasta!
Da brava mamma italiana ho deciso di approfittare di una breve vacanza in Sicilia dai parenti di mio marito per farmi insegnare qualche “trucchetto” della nostra buonissima cucina tradizionale. Così non soffriremo troppo la mancanza del buon cibo italiano.
Per questo ho voluto imparare a preparare la squisita pasta fatta in casa.

Ecco cosa vi serve:

• una spianatoia in legno

• un matterello

• la macchinetta per tirare la pasta (è facoltativa, io l’ho acquistata per comodità. Molti però la stendono davvero sottilissima anche manualmente!)

• “Olio di gomito” per impastare!

Gli ingredienti invece sono pochissimi:

  • 1 uovo per ogni cento grammi di farina circa
  • un pizzico di sale
  • acqua nel caso il composto risultasse poco elastico.

Il procedimento è molto semplice.

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Bisogna mettere la farina sulla spianatoia di legno, spolverarla con un pizzico di sale e formare un cratere al centro dove sgusciare le uova. Poi vanno sbattute per mescolare i tuorli e gli albumi. A questo punto si comincia ad incorporare la farina partendo dai bordi del cratere e procedendo piano, piano finché non viene inglobata tutta. Si procede quindi a lavorare il composto che inizialmente sarà granuloso.
Questo è il momento in cui va usato un po’ di “olio di gomito” e va tirata la pasta avanti e indietro sbattendola ripetutamente.
Io avevo un piccolo aiutante molto efficiente, il mio piccolo Edo, che spiaccicava palline di pasta dappertutto. Inutile sottolineare che per lui è stato un gran divertimento. La cosa bella del pasticciare in cucina è proprio questa: si possono coinvolgere anche i nostri cuccioli che impareranno a familiarizzare con le varie consistenze degli ingredienti.

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Dopo aver fatto riposare per un pochino il panetto di pasta possiamo procedere a stenderlo col matterello, piegarlo nuovamente in due e stenderlo nuovamente più volte per assicurarci che si assottigli rimanendo della giusta elasticità.
Lo stesso procedimento si può fare con la macchinetta che, personalmente, ho trovato comodissima. Quindi credo proprio che la porterò con me in Africa per non far mai mancare un tocco della nostra cucina tradizionale in tavola. Sarà anche un modo per sentire meno la nostalgia di casa conservando i buoni sapori.
Una volta stesa finemente si può tagliare e darle la forma che si preferisce. Noi abbiamo fatto le tagliatelle che sono poi state condite e gustate con il leggendario sugo di carne preparato dalla bisnonna di Edo. La prossima volta voglio cimentarmi nel produrre la pasta ripiena, i tortellini e i ravioli. Voglio diventare brava per stupire i miei due uomini con gli odori e i sapori di casa anche quando saremo lontani.

Buon appetito!

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