Le popolazioni nomadi della Mongolia hanno tantissime tradizioni, anche quella dei cacciatori con le aquile che ha una storia di duemila anni.

Il metodo per questo tipo di caccia, a volpi, lupi e altri animali, si tramanda di padre in figlio.

Laddove la persona mostra una propensione spiccata per la collaborazione con l’aquila. Quando cioè, per dirla come loro, “ce l’ha nel sangue”.

Aishoplan una ragazzina kazaka di tredici anni, appartenente a un’antica famiglia di addestratori di aquile.

Diversamente dalle sue amiche, lei non ha mai avuto paura di un’aquila né di arrampicarsi in altissima montagna per catturare il suo personale aquilotto all’indomani dello svezzamento e crescerlo e addestrarlo secondo gli insegnamenti del padre.

Incredibilmente dotata e determinata, con il supporto della famiglia, Aishoplan ha scelto di diventare la prima cacciatrice con le aquile di sesso femminile, nonostante il parere contrario di molti anziani della sua comunità, e di  concorrere nell’annuale competizione denominata Festival dell’aquila reale.

La principessa e l’aquila vi aspetta al cinema dal 31 Agosto.

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