I miei 9 mesi

scarpineQuando mi è stato proposto di raccontare i miei 9 mesi di gravidanza ho subito pensato “ qui rischio di scrivere un poema tanto ho da dire!”; ed invece le parole fanno fatica ad uscire, si bloccano sulle dita che toccano questa tastiera perchè è difficile tradurre a parole il fiume di emozioni che ancora mi pervade dopo due anni.

Ho vissuto la mia gravidanza proprio come tutti la descrivono: un momento unico.

Si, perchè non mi è più capitato di ruotare la testa di 360 gradi vomitando sostanza verde ogni santa mattina, o fermarmi in mezzo alla strada piegata in due che manco uno stuzzicadenti rotto, o trovarmi nel bagno dell’ufficio con gli occhi rossi ed una manciata di fondotinta pronta all’uso, o piangere e ridere contemporaneamente per Sex and the City, o suonare il clacson con la pancia ogni volta che esco dalla macchina…e quante persone mi hanno guardata pensando “ che c’e’? ti conosco? “ ed hanno poi sgranato gli occhi vedendo il pancione, o tanto tanto altro ancora!

Già, momenti unici; come unici sono stati infiniti altri momenti: dalle due righe apparse sul test al pianto che ho sentito in sala parto.

ilariaconpapinoelarosa

Non voglio raccontare qui in dettaglio la mia gravidanza, ne avete lette di storie! Voglio ripercorrere con voi degli istanti che rimangono nel cuore e son diffcili da scrivere, tanto sono speciali.

Vi ricordate il primo calcetto? Io si, ero a casa di amici, in Toscana, stanca dopo un bel viaggio in macchina e seduta su una sedia parlando del più e del meno quando ho sentito un calcio forte … lo ricordo come fosse ieri! Una grande emozione.
Il primo movimento del pancione? Qui io non sono sicurissima però cercavo a tutti i costi di filmarlo…e, puntualmente, ogni volta che azionavo il telefono si bloccava. La curiosità è che mia figlia anche oggi che ha due anni si blocca ogni volta che capisce che la sto filmando!
La prima ecografia? Non riuscivo a capire dove fossero le varie parti del corpo ma per me quella macchietta nera era la foto più bella mai vista.
Avete scelto di sapere il sesso prima della nascita? Noi si, ma alla visita specialistica eravamo cosi felici che ogni cosa era al suo posto che ce ne siamo dimenticati, fino a che la dottoressa ci ha chiesto “ sapete il sesso?” “ ah, no, ce lo dica!!!” … fuori la sala c’era un piccolo bar dove abbiamo brindato insieme ai due nonni.
La voglia matta di gridarlo al mondo intero? Per noi è significato tanti collegamenti skype con amici in varie parti del mondo. Quando sei felice, di quella felicità speciale, hai come il potere di trasmetterlo anche alle persone che ti vogliono bene.
La rottura delle acque? Per sfortuna di mio marito è arrivata in piena notte: “ dai magari ti sbagli, mettiti a dormire” mi ha detto con gli occhi mezzi chiusi, “ stai attento quando scendi dal letto che è tutto bagnato “ ho risposto…e poi ricordo l’abbraccio di mia madre ( da noi per il lieto evento ) e la corsa in ospedale.
Il pianto del bambino? Il suono della vita! Avevo già dimenticato il travaglio.
Il primo incontro? Incredulità … che quel fagottino, neanche tanto –ino, era il frutto del nostro amore, era quell’essere dispettoso che mi dava tutti quei calcetti! Era la nostra bambina!
Il ritorno a casa? Il mio è stato emozionante perchè non ceravamo solo noi, un papa ed una mamma alle prime armi, ma anche un nonno ed una nonna emozionati e felici come mai visti prima; e grazie a loro anche una casa strapulita manco fosse passata Mary Poppins!
Il resto è stato l’inizio di un’avventura incredibile che ogni giorno mi regala momenti unici, che mi ha fatto scoprire di avere più cuori, o forse uno solo ma enorme…perchè non riesco proprio a capire come si faccia a contenere tutto questo amore!

orso

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