Ultimamente ho casualmente scoperto il mondo dei PANNOLINI LAVABILI.
Diciamo che non mi ero mai informata in merito perché, fin da prima che nascesse il mio Edo, ho trovato normale indirizzarmi verso i tanto pubblicizzati USA E GETTA.
Nel prossimo futuro è previsto un cambiamento di vita radicale per la mia famiglia perché ci trasferiremo a vivere in Africa.
Per questo, ultimamente, stiamo cercando di capire ciò che effettivamente potrebbe modificarsi nella nostra routine quotidiana.
Il Paese in cui andremo a stare non ha ancora un buon sistema di smaltimento dei rifiuti e ciò mi ha portata a chiedermi se alcune delle nostre abitudini occidentali potessero cambiare a favore di soluzioni più ecosostenibili.
Inoltre in Congo sono poche le marche di usa e getta reperibili e si tratta proprio di quelle che la pelle delicata del mio cucciolo non apprezza.
Insomma è stato necessario trovare una soluzione o mi sarei dovuta attrezzare con la spedizione di un conteiner carico solo di pannolini!
Un’amica proprio in quei giorni mi ha parlato per la prima volta dell’uso dei LAVABILI.
Ho scoperto che anche qui in Italia sono abbastanza diffusi e che l’utilizzo di essi comporta solo un po’ di organizzazione e una o due lavatrici in più a settimana.
Abbiamo così deciso di documentarci più a fondo e di iniziare a testarli.
Considerate che per un bimbo di un anno che necessita di essere cambiato circa ogni tre o quattro ore, potrebbero servire circa 20 pannolini (stando larghi!) facendo lavate un giorno sì e uno no.
Adesso vi illustro i vari modelli fra i quali si può scegliere.  Si può così valutare quale sia soggettivamente più comodo:

– MODELLO A TASCA (detto Pocket): composti da una mutandina traspirante ed impermeabile sulla quale è cucita appunto una tasca nella quale si inserisce l’inserto assorbente.

– ALL IN ONE: sono comodi e veloci perché pronti all’utilizzo come gli usa e getta. La mutandina impermeabile ha la parte assorbente direttamente cucita sopra.

– ALL IN TWO: all’interno del guscio impermeabile e traspirante è possibile staccare la parte assorbente tramite dei bottoncini. Ciò permette un’asciugatura più rapida.

– DUE PEZZI SAGOMATO (detto anche Fitted): è ottimo per la notte perché presenta due barriere. La prima barriera è una mutandina aderente fatta in tessuto assorbente mentre la seconda è impermeabile e si indossa sopra. Il rivestimento esterno si può utilizzare per più cambi. È indossabile anche la sola parte assorbente.

– CIRIPÀ: sono composti da pezze di maglina e si legano alla vita del bimbo tramite due laccini.

– MUSLIN: sono garze che si piegano in vari modi e  che poi verranno chiuse con un’apposita spilla. Sopra di esse va indossata una mutandina.

Insomma come vedete il mondo dei pannolini lavabili è ricco e variegato.
Io con il mio Edo sto adottando le soluzioni che ci sono sembrate più semplici e, per ora, stiamo adoperando i pocket. Sinceramente una volta che si prende l’abitudine diventa tutto molto facile e veloce.
Molte mamme si appassionano e diventano delle vere e proprie collezioniste. Esistono infatti tantissimi tipi di fantasie davvero adorabili.

Per il lavaggio in lavatrice si usa la metà della dose di detersivo abituale e ,al posto dell’ammorbidente, aceto di mele o pecarbonato di sodio e acido citrico. Io li lavo tra i 40 e i 60 gradi.

In genere le cover (mutandine impermeabili) non si cambiano sempre ma solo se si bagnano. Sugli assorbenti (detti inserti) si può applicare una velina biodegradabile usa e getta che permette di buttare direttamente le feci nel wc come normale carta igienica.

Se siete interessati all’argomento potete cercare una pannolinoteca nella vostra zona o sbizzarrirvi sul web. Potrete così confrontare i vari modelli e le loro super fantasie!

 

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