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Per il nostro Edo io e il papà siamo favorevoli all‘allattamento a termine.
Questa decisione mi ha portata a volermi documentare molto a fondo sull’ argomento “latte di mamma”.
Ci tengo, quindi, a sfatare e a condividere con voi alcuni luoghi comuni nei quali ci si può facilmente imbattere fin dal principio.

  1. “Avrò abbastanza latte?”. Questo è sicuramente il dubbio che molte mamme alle prime armi si pongono. La risposta è . Siamo MAMMIFERI e ci differenziamo dagli altri animali proprio perchè allattiamo i nostri piccoli. Non ci verrebbe mai da chiederci se la nostra gatta o una leonessa avrà o meno il latte per sfamare i propri cuccioli. Possiamo affermare che è una capacità fisiologica innata propria del corpo di ogni animale di questa categoria. La ghiandola mammaria produrrà il latte così come le ghiandole salivari producono la saliva.
    Ogni donna se allatta a richiesta calibrerà la giusta quantità di latte necessaria al fabbisogno del suo bambino.
    Se il neonato viene allattato a richiesta, si mostra attivo e bagna regolarmente i pannolini vuol dire che assume la quantità di cibo perfetta per lui. Insomma i casi effettivi in cui la donna è davvero impossibilitata a produrlo per una particolare condizione fisica sono davvero rarissimi (pare non più dell’ 1%).

  2. “Non hai allattato perché non ti sei impegnata abbastanza e hai preferito la comodità del biberon!”.
    Anche questo è un luogo comune da sfatare.
    Spesso dimentichiamo che i primi momenti dopo il parto sono molto delicati per la puerpera. Dovrebbe essere un diritto di tutte le neo mamme quello di avere un sostegno concreto che permetta di avviare con serenità l’allattamento. Troppo spesso si viene fuorviate da consigli sbagliati e scoraggiate proprio da chi dovrebbe sostenerci. Inoltre la cattiva informazione porta le neo mamme a vivere questo momento come un qualcosa che può limitare la propria libertà. Oppure non sapendo a chi rivolgersi molte donne passano al latte artificiale in seguito a dolorosi problemi (ragadi, mastiti , etc..)  . Le figure professionali di riferimento per tutto ciò che è inerente a questo tema sono le CONSULENTI IBCLC e LECHE LEAGUE. Nel mio caso è stato fondamentale il sostegno di una brava consulente. Per allattare non si deve soffrire e la maggior parte dei problemi sono velocemente risolvibili se seguiti dal personale competente.

  3. “Alimenti brodosi e tisane fanno aumentare la quantità di latte?” : FALSO. Non esistono evidenze scientifiche in merito. Solo la suzione a richiesta stimola la produzione. Per cui la puerpera non deve sorbire bollenti minestrine brodose a luglio o spendere una fortuna in farmacia per tisane miracolose.

  4. “Non si può fare sport o seguire diete in allattamento?“. Anche questo punto è FALSO. Si può seguire un regime alimentare sano senza dover “mangiare per due”.  È opportuno però farsi aiutare da un nutrizionista per tornare in forma. Ricordiamoci che allattano anche le donne del terzo mondo e il loro latte non ne risente in quanto a valori nutrizionali. La natura preserva il benessere del bambino a scapito della mamma , per questo è importante affidarsi a FIGURE PROFESSIONALI COMPETENTI che sappiano indirizzarci ad uno stile alimentare sano. Anche fare sport non influisce sulla quantità di latte prodotto e se vogliamo tornare ad allenarci lo possiamo fare senza timori. Anzi l’attività fisica stimola la produzione di ormoni -fra i quali l’ossitocina- che è molto importante per la formazione del latte.

  5. “Ciò che la mamma mangia passa nel latte?“:  SBAGLIATO. Il meccanismo di formazione del latte non è influenzato dalle fibre o dalla fermentazione degli alimenti ingeriti dalla mamma. Questi vengono metabolizzati dal corpo della madre e non finiscono nel latte. Per cui via libera a legumi,verdure e tutto ciò che erroneamente si crede possa causare fastidi al pancino dei nostri bambini! Conviene invece eliminare l’alcol e limitare il consumo di eccitanti (caffeina, teina..).  Il sangue fornisce i nutrienti necessari per la formazione del latte materno che avviene nella ghiandola mammaria.

  6. “Non si possono prendere medicine in allattamento“.  In realtà è opportuno curarsi quando la situazione lo richiede. Solo una manciata di farmaci sono davvero incompatibili con l’allattamento. Per togliersi ogni dubbio è opportuno telefonare al CENTRO ANTIVELENI di Bergamo attivo 24 ore su 24 al numero verde 800883300. Nel caso il principio attivo non fosse compatibile vi verrà segnalato l’equivalente che potrete prendere senza problemi.

7. “L’allattamento prolungato è dannoso per il bambino”. Allora è importante specificare che non c’è nessuna controindicazione all’allattamento a termine.  La stessa Organizzazione Mondiale Della Sanità consiglia di lasciare il latte materno come alimento principale fino all’anno e di allattare almeno fino ai due anni. In ogni caso si può allattare finché sia la madre che il bambino lo desiderano senza che ciò comprometta in alcun modo il corretto sviluppo dell’autonomia di nostro figlio. Allo stesso modo credo che sia fondamentale rispettare chi per esigenze personali o lavorative sceglie di non allattare affatto: ogni mamma agirà sempre nell’interesse del proprio bambino a seconda della propria soggettiva situazione e nessuno ha il diritto di criticare le sue decisioni.

  1. “Un seno grande produce più latte di uno piccolo” :FALSISSIMO! Le dimensioni del seno non c’entrano nulla con la quantità di latte prodotto. Il seno non è un “serbatoio” ma un “rubinetto”. Con la suzione il latte si formerà comunque.

Spero che questo post serva come spunto di riflessione a tante future mammine che vogliono approcciarsi a questo percorso con la mente sgombra da vari pregiudizi!

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