Avevo sentito parlare bene della Certosa di Pavia e mi ero sempre detta che prima o poi ci sarei andata ma, come spesso accade si rimanda, fino a qualche giorno fa.

Per fare qualcosa di diverso e cercare di avvicinare un po’ anche i nostri figli all’arte ed alla cultura, abbiamo deciso di fare una gita alla famosa Certosa.

Situato nelle campagne a nord di Pavia e circondato da campi coltivati e corsi d’acqua, si trova il monastero della Certosa voluto da Gian Galeazzo Visconti e la seconda moglie Caterina.

Da Milano ci si arriva in 40 minuti,  Il monastero è vicino ad un comodo parcheggio a pagamento dotato di bar e, tramite un percorso pedonale molto comodo anche con i passeggini, si arriva in 5 minuti alla basilica dove ci accolgono un mercatino antistante l’entrata e la bellissima facciata della chiesa scultorea in marmi bianchi raffiguranti regnanti del passato, figure del nuovo e antico testamento, ad opera di Antonio Amadeo e di Cristoforo Mantegazza.

Uno dei monaci cistercensi residenti nel monastero ci ha fatto da guida cercando di essere chiaro, simpatico e sintetico nelle spiegazioni, cercando di lasciare spazio alle domande ed alle curiosità dei numerosi bambini.

Per la cronaca, era il frate che ha fatto la trasmissione tv ‘Quel che passa il convento’ (ma questo l’ho saputo dopo dato che qualcuno lo aveva riconosciuto) che onore!

L’interno della chiesa in stile gotico è affrescato dall’artista Ambrogio Da Fossano detto il Bergognone che dipinse anche diverse pale lì contenute tra le quali la crocifissione di Gesù e S. Ambrogio.
Qui si trova anche il suggestivo sepolcro vuoto di Ludovico il Moro e sua moglie Beatrice D’Este eseguito da Cristoforo Solari e, il monumento funebre in marmo di Gian Galeazzo Visconti scolpito da Gian Cristoforo Romano.

C’è anche uno splendido coro ligneo che comprende 42 sedili finemente scolpiti nel legno sempre dal Bergognone.

Ci è stato mostrato anche un chiostro piccolo ed uno grande con attinenti le celle dei frati, con la curiosità dei bambini che chiedevano dove e come vivessero i frati al loro interno, poi l’enorme torchio, oltre ad altri ambienti di servizio che rendevano la struttura autosufficiente.

La Certosa ha al suo interno anche una rivendita di alimenti naturali, caramelle, tisane, amari prodotti dai frati che attualmente sono rimasti in 7.

Lì vicino si può alloggiare all’Hotel Italia ma ce ne sono altri presenti nella zona.

Per mangiare mi avevano consigliato la Locanda Vecchia Pavia Al Mulino situata lì vicino ma noi, essendo una splendida giornata, abbiamo preferito mangiare al sacco nel bellissimo parco all’esterno delle mura per goderci la giornata e lasciare i bambini liberi all’aperto.

Il monastero ha l’ingresso gratuito ed osserva i seguenti orari di apertura:

  • da novembre a febbraio dalle 9,00 – 11,00 e 14,30 – 16,30
  • da marzo ad ottobre dalle 9,00 – 11,30 e 14,30 – 17,30
  • da maggio ad agosto dalle 9,00 – 11,30 e 14,30 – 18,00

fate attenzione anche agli orari delle messe che sono (autunno-inverno) 11,30-16,30 nei restanti mesi 11,30-17,30 come noto durante le cerimonie è vietato visitare le chiese.

Per quanto riguarda le visite guidate che sono gratuite, si possono prenotare sul sito www.certosadipavia.org.it oppure presentandosi in chiesa dove parte la visita raggiunto un certo numero di partecipanti.

Che altro aggiungere, una bella gita che consiglio dove poter conciliare un po’ d’arte, cultura e divertimento insieme alla famiglia e ai nostri amici animali.

 

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