La lettera W come Woman, ma anche W come l’abbreviazione di Evviva, esprime la vitalità, l’energia, la positività femminile!
W. Woman in Italian Design, la nona edizione del Triennale Design Museum (visitabile sino al 19 febbraio 2017) , curata da Silvana Annicchiarico e allestita dalla scenografa Margherita Palli, traccia la storia del design italiano al femminile, ingiustamente messo ai margini della storia del design, prepotentemente patriarcale. La mostra non vuol essere l’elogio delle rare protagoniste del design, ma di tutte le designer, moltissime, che pur lavorando dietro le quinte, hanno dato e ancora danno un brillante contributo al design italiano.

W. Women in Italian Design Triennale Design Museum
W. Women in Italian Design
Triennale Design Museum

 

L’ingresso al primo piano della Triennale avviene attraverso un tunnel costruito seguendo la forma stilizzata del logo della mostra, una coinvolgente struttura curata nei particolari.
Intrecciare, proteggere, procreare, rappresentare e riflettere sono i verbi guida che accompagnano la mostra, che si apre suggestivamente “sotto il segno di Penelope”, con una sala dedicata alle azioni del tessere e dell’intrecciare: Penelope, che con il suo telaio ragiona, trama, calcola, inganna, racconta. La storia ci insegna che le donne hanno sempre progettato con le mani, tessendo, intrecciando e sferruzzando (le donne francesi, le tricoteuses, sferruzzavano davanti all’ esecuzioni,oppure le operaie della linea 131 di Mirafiori protestavano durante le pause sferruzzando): da questa sala ne emerge una ragnatela di fili e di trame dentro cui si esprimono intelligenza, grazia, creatività e passione.

Lucia Biagi Olivetti Lettera 32 2009
Lucia Biagi
Olivetti Lettera 32
2009

La seconda sala presenta le opere simbolo della creatività femminile dagli inizi del Novecento ad oggi: come scrive Margherita Palli, negli appunti di scenografia, “l’allestimento deve essere fluido, come un fiume in piena, dinamico e leggero, sempre in trasformazione”. Nelle acque di questo “fiume” scorrono in ordine cronologico, ma non  gerarchico, arredi, accessori, oggetti decorativi, in bilico tra arte e design, giocosi e poetici, raffinati e provocatori, molti dei quali sistemati sotto campane di vetro come fossero reliquie: tra i tanti, la Scatola dei solidi geometrici pensata da Maria Montessori nel 1907; l’elenco è lunghissimo per citarne alcune pare di far torto ad altre.

Maria Montessori Scatola dei solidi geometrici, cilindri colorati, cilindri dei rumori 1907
Maria Montessori
Scatola dei solidi geometrici, cilindri colorati, cilindri dei rumori
1907

È un percorso alla scoperta di una creatività improntata all’accoglienza, alla cura degli altri più che del sé, dove a prevalere sono la vitalità, la spontaneità, sotto lo sguardo benevolo delle dieci sante, Santa Dorotea Santa Cecilia Santa Brigida di Svezia ecc., patrone dei lavori quotidiani e artigianali, disegnate su grandi tende da altrettante illustratrici italiane.

Valeria Petrone Santa Dorotea 2016
Valeria Petrone
Santa Dorotea
2016

Risalendo questo “ fiume creativo” si arriva fino al XXI Secolo, alle produzioni più recenti di designer affermate ed emergenti. Vi sono protagoniste delle fiabe che offrono lo spunto per fantastici oggetti, la creatività graffiante e la fantasia versatile di Giorgia Zanellato, Matali Crasset, Patricia Urquiola, Carlotta de Bevilacqua, solo per citarne alcune.

W. Women in Italian Design Triennale Design Museum
W. Women in Italian Design
Triennale Design Museum

Le donne da sempre creano, progettano, sperimentano, rischiano, sfidano.
W. Women in Italian Design conferma la brillante, emozionante, feconda creativa presenza femminile nel design italiano. Con l’augurio che sia sempre maggiore il numero di donne del design, in Italia e all’esterno… Da non perdere!

 

W. Women in Italian Design
Nona edizione del Triennale Design Museum
XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano
Fino al 19.02.2017

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