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Parliamo di allattamento, con il contributo di @francescatommasone (questo il nome del suo profilo instagram), che ci riporta la sua esperienza.

Salve! Come descrivermi e come iniziare a “raccontarmi”? Forse semplicemente decidendo di aprire uno spiraglio sul mio piccolo mondo…che non è altro, se non quello magico di una neo mamma!

Sono  convinta che condividere le mie esperienze positive possa servire a stare vicina e ad aiutare, seppur virtualmente, tutte le donne che come me si sono  imbarcate nella più grande avventura della loro vita…la maternità!!!!!! E credo che non ci sia frase più vera di questa: “Quando nasce un bambino nasce anche una madre”.

La maternità cambia nel profondo noi donne, ci rende più consapevoli, mature, indubbiamente felicissime, ma anche zelanti ed orgogliose nel cercare di essere sempre all’altezza del nostro importante ruolo. Oltre a questi risvolti meravigliosi spesso può capitare -soprattutto nei primi periodi, quando ancora dobbiamo prendere dimestichezza con la nostra nuova vita- di temere di non essere in grado di rispondere in toto alle esigenze dei nostri piccolini. Personalmente sono una donna che ama avere il controllo della situazione e, troppo spesso, mi faccio delle remore nel chiedere l’aiuto di cui noi tutte ogni tanto abbiamo giustamente bisogno.

Dopo il parto mi è capitato di sentirmi inadeguata ed in balia della corrente (e degli ormoni!) per molti aspetti! Voglio raccontare la mia esperienza cominciando soprattutto da una tematica, per me importantissima, con la quale tutte noi mamme dobbiamo confrontarci non appena diventate genitrici: l’allattamento. Questo argomento non sempre viene trattato con la dovuta cura durante gli incontri pre-parto e nelle maternità degli ospedali. Premetto di essere fermamente convinta del fatto che ogni mamma debba avere il diritto di non essere giudicata qualsiasi tipo di alimentazione scelga per il suo bambino e che ognuna sia custode della propria libertà nello scegliere quello che reputa meglio per il proprio figlio..sia il seno o il biberon di latte artificiale! Ciò poco importa, perché l’amore non si misura su queste scelte personali, ma sui valori e le emozioni che trasmettiamo ai nostri cuccioli adorati! Però è giusto che, chi come me sceglie di allattare abbia le informazioni corrette e non venga lasciato solo durante l’avviamento di questo percorso di “amore liquido”. Devo dire la verità…le prime settimane il nostro percorso è stato molto doloroso! Inizialmente mi sono venute le temutissime ragadi e anche un principio di mastite… Credo che quasi, quasi il dolore e lo stress di quei primi giorni di allattamento mi abbiano fatto scordare perfino i dolori del parto!!! A scoraggiarmi ci si erano messi proprio in tanti: le ostetriche dell’ospedale, il medico di famiglia..perfino il pediatra nonostante il mio bimbo stesse crescendo come un vitellino! E come dare loro torto, del resto, dato che mi vedevano così sofferente? Poi la svolta..un’amica mi fece conoscere una bravissima consulente IBCLC (International Board Certified Lactation Consultants) che, con pochi incontri, mi fornì le dritte giuste per trasformare il nostro tribolato allattamento in qualcosa di magico: momenti unici di condivisione di amore con il mio bambino.

Dopo ciò mi sono molto documentata, affidandomi al serissimo sito della LECHE LEAGUE, che tratta a fondo ogni tipo di tematica riguardante l’allattamento e che ogni mamma dovrebbe consultare e conoscere. La correzione dell’attacco del bambino, la conoscenza del l’anatomia del mio seno e la formazione del latte sono solo alcuni dei tanti spunti di riflessione, che vi si possono trovare. Noi mamme siamo proprio “magiche” ovvero produciamo naturalmente l’alimento biologicamente più corretto per i nostri piccoli. Per fare ciò ci basta attaccare i bambini senza guardare orologi e fidarci di loro e del nostro istinto. Infatti il seno materno calibra la giusta produzione di latte tramite la suzione del bambino. Parole come “scatti di crescita” , “interferenti”, ecc…non mi fanno paura e hanno adesso per me un significato che solo tramite la conoscenza e l’informazione ho potuto capire. Grazie a quest’esperienza positiva, adesso mi piacerebbe essere utile anche ad altre mamme che potrebbero confrontarsi con me e sentirsi libere di parlare di questo argomento.

Grazie per il tempo che mi avete dedicato leggendo il mio racconto,

Francesca

 

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