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Si chiama Iris Apfel ed è la nuova testimonial della Citroën DS3 (lo spot va in onda in Italia dal 3 aprile sugli schermi televisivi e online). L’interior designer che ha arredato la Casa Bianca sotto nove presidenti, la donna che è stata ai vertici della bibbia della moda Women’s Wear Daily, è famosa per le sue massime sulla moda e sulla vita. Durante lo spot racconta: “Una volta, qualcuno mi ha detto che non ero bella e che non lo sarei mai stata. Però avevo stile, che è molto meglio”.
La Apfel sostiene che “regole e convenzioni sono solo una perdita di tempo” e per questo ha deciso di non rispettarne nemmeno mezza. «No rules, no trends». Una filosofia di vita certamente piacevole, ma che cozza con la quotidianità del mondo moderno. Un mondo in cui le regole ci sono e vanno rispettate, anche in ambito pubblicitario. Ecco perché il volto di Iris Apfel, accostato a una macchina di ultima generazione, cozza e fa discutere. Tanto negli Stati Uniti quanto in Europa.
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Esperta d’arte e interior designer, business woman e fashion icon, Iris Apfel è una delle personalità più interessanti che ci siano in circolazione. Nata il 29 agosto del 1921 da padre americano e madre russa, la Apfel ha una spiccata inclinazione per tutto ciò che non è convenzionale, che è esotico e unico. Che sia un quadro, un abito, un braccialetto, una collana o un pensiero. Il suo punto di vista originale, mai allineato alle mode del momento, è ciò che la rende davvero iconica, assieme al suo sempre impeccabile rossetto rosso e ai giganti occhiali tondeggianti che non la fanno certo passare inosservata. A 8 anni Iris Apfel ha pronunciato per la prima volta le parole “non ho nulla da mettermi” di fronte al suo armadio newyorkese e ora, nonostante gli anni, continua a non accontentarsi di quello che ha di fronte, mixando nel suo guardaroba pezzi di haute couture a capi trovati nei mercatini delle pulci. Una passione incontrollata? Quella per i maxi gioielli di fattura etnica, che acquista e crea, sfacciatamente ingombranti, per lei così esile e minuta.
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Apfel colleziona da sempre vestiti e gioielli: dice di aver comprato la sua prima spilla in un negozietto in un seminterrato di Greenwich Village, quando aveva 11 o 12 anni, pagandola 65 centesimi di dollaro. Non si limita a comprare gioielli a buon mercato ma li mescola con altri lussuosi e molto più cari. La bellezza di un oggetto, dice, non dipende dal prezzo: uno dei suoi anelli preferiti è costato quattro dollari e lo preferisce di gran lunga a uno regalatole dal marito e acquistato da Harry Winston, un prestigioso marchio americano di gioielli.

Il suo interesse per la moda e il design furono ispirati dalla madre che era una grande appassionata di accessori, perché erano facili da abbinare al classico tubino nero: un capo che per la sua versatilità era adatto alla necessità di risparmiare negli anni della Grande Depressione. Ora i vestiti, gli accessori e i gioielli di Apfel riempiono molte stanze dei suoi appartamenti di New York e a Palm Beach, la casa di sua madre e un altro magazzino.

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