Io me lo sentivo che era maschio, non ho creduto ai sogni premonitori, nemmeno alle credenze popolari che ti attribuiscono il sesso in base alla forma del pancione.
Non nego di aver desiderato anche solo per un istante una figlia femmina ma sapevo da subito che ero destinata ad essere mamma di un pisello munito. La prima cosa che bisogna imparare quando nasce un maschio è proprio quella, schivare le pipì ogni volta che gli cambi il pannolino e anche da grande sarà difficile fargli capire che deve centrare il buco del vaso altrimenti schizza dappertutto e che dopo deve lavarsi le mani.
In realtà non lo capirà mai!

I figli maschi sono semplici, trasparenti ed hanno grande vivacità, un vulcano di energie dalle batterie inesauribili, mai che mio figlio si addormenti se a letto non lo porto io. Le loro azioni, le loro mosse sono una continua sfida alla tua pazienza di mamma. Sono selvaggi e pasticcioni, la vita per loro è una continua corsa e tu devi solo stargli dietro.
Educarne uno è difficile perché impone di farlo crescere in vista dell’uomo che diventerà e per questo occorre una grande capacità.

Ed io, lo ammetto, ho un pò paura.

A un maschio devi insegnare il rispetto e soprattutto l’amore, devi insegnargli che la violenza non è mai la strada giusta per ottenere quello che si vuole. L’aggressività non è un valore, lo sono la tenacia e la determinazione, l’aggressività no.  Devi insegnargli che per essere ascoltati bisogna prima di tutto ascoltare. Devi spiegargli che la competizione e il confronto servono ma solo quando aiutano a crescere e a migliorare. Devi spiegargli come convivere con gli altri, che ci sono delle regole e che vanno rispettate. Devi insegnargli a collaborare, a lavoro così come a casa, perchè non è vero che certe cose possono farle solo le donne,  “coinvolgimento” e tante attività da fare insieme come innaffiare i fiori, passare l’aspirapolvere o sparecchiare (no, non è sfruttamento).
Insegnagli ad essere un pò femmina, a praticare la dolcezza e la sensibilità, avere un lato femminile è un plus valore e non una vergogna. Insegnagli a raccontarsi e ad aprirsi, fagli capire che le parole sono al primo posto, che possono stendere più di un pugno in faccia e che vanno usate nel modo giusto. Insegnagli a crescere, a camminare da solo, spingilo ad andarsene e a seguire la sua strada anche se resterà sempre il tuo bambino e diventerà l’amore di qualcun’altro.

Essere mamma di un maschio è responsabilità.
Essere mamma di un maschio è una sfida per la vita.

Tu sarai per lui un esempio, fatti rispettare.

“Per tutte le volte che perdo la pazienza, per tutte le volte che non sono stata coerente, per tutte le volte che dimentico che il bambino sei tu, per tutte le volte che non sono stata una buona madre, figlio mio ti chiedo perdono.”

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