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Approfittando delle nostre ferie in città, abbiamo deciso di trascorrere qualche ora al Parco della Preistoria di Rivolta d’Adda, con l’intento di far passare al nostro instancabile Andrea di quasi 3 anni una mattinata un po’ diversa.

Il parco della preistoria è situato sulla riva sinistra del fiume Adda, a pochi chilometri da Milano, all’interno di un’area naturale di oltre 100 ettari costituita da un bosco secolare.

L’itinerario è indicato da cartelli e si sviluppa proprio all’interno della vegetazione, su un sentiero sterrato abbastanza ombreggiato.

Il percorso segue l’ordine cronologico delle ere dell’Eone Fanerozoico: era Paleozoica, era Mesozoica ed era Cenozoica.

Sono state collocate 50 ricostruzioni a grandezza naturale appartenenti a 31 specie preistoriche, la maggior parte inserite in aree delimitate da recinzioni in legno o corda.

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Queste ricostruzioni sono state realizzate direttamente dagli scheletri fossili rinvenuti nei vari continenti; con l’aggiunta di muscoli, parti carnose e pelle furono realizzati modelli in miniatura, a cui sono seguite le ricostruzioni in vetroresina a grandezza naturale. I modelli esposti, quindi, rappresentano gli animali preistorici esattamente come apparivano milioni di anni fa.
Accanto a ciascuna ricostruzione è presente un grande tabellone illustrativo che riporta i dati salienti della specie in questione, quali descrizione dell’aspetto fisico, epoca, lunghezza, peso, area di ritrovamento e tipo di alimentazione.

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Le ricostruzioni sono tutte ben curate, pulite, i colori vividi e realistici.

Ero già stata qui, anni e anni fa, probabilmente una ventina, in gita scolastica. Rispetto ad allora il parco si è arricchito di altre attrattive, che lo rendono adatto a trascorrerci l’intera giornata. Sono infatti presenti, oltre al bar/tavola calda, diverse aree pic-nic attrezzate, un’area barbecue dove è possibile cucinare, campo da volley, calcio, parco giochi per bambini che, quasi inutile dire, Andrea ha molto apprezzato.

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All’interno del parco è anche possibile ammirare animali in semi libertà: daini, cervi reali, pecore, capre, asini, cavalli hanno a loro disposizione grandi spazi recintati in cui muoversi liberamente.
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Lungo l’itinerario non sono mancati incontri piacevoli con insetti e farfalle, che ho tentato di immortalare con la mia macchina fotografica.

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Divertente la riproduzione di un labirinto, per far giocare grandi e piccini. Ho subito sfidato mio marito e Andrea: vediamo se riuscite ad uscire?
Siepi curatissime e perfettamente tagliate. C’è anche una specie di tribuna per poter vedere dall’alto il percorso di chi si addentra all’interno del labirinto.

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C’era anche la possibilità di effettuare il giro del parco sul classico trenino, che parte da un punto preciso del parco ad orari stabiliti, consultabili in biglietteria. Noi abbiamo deciso di non farlo e di goderci la passeggiata a piedi.

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Essendo poi arrivati poco dopo l’apertura del parco, era ancora in corso la distribuzione del cibo agli animali. Quindi per la gioia immensa di Andrea abbiamo anche visto più volte i trattorini carichi di fieno e mangime passare per le stradine.

Il biglietto di ingresso costa € 12,00 per gli adulti e € 9,00 bambini dai 3 ai 12 anni.
Il parco è aperto per il periodo estivo dalle 9 alle 18 in settimana e dalle 9 alle 18,30 la domenica e i giorni festivi.
Per gli altri periodi dell’anno consultare il sito internet www.parcodellapreistoria.it

Consiglio a chi si trova nei paraggi di fare un salto: il parco è in generale molto curato, pulito, in ordine, servizi igienici compresi.
Poi se i vostri bimbi sono più grandicelli e hanno già affrontato l’argomento della Preistoria a scuola, seguire l’itinerario nelle varie ere geologiche sarà ancora più interessante.

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