Ho scoperto di aspettare il mio Baby Edo durante i preparativi del nostro matrimonio. Mai sorpresa fu più gradita e festeggiata! Non ci sembrava neanche vero: avevamo deciso di lasciare decidere al “caso” quando diventare genitori solo quindici giorni prima! Ricordo ancora quel test di gravidanza che continuavo a fissare incredula e, soprattutto, la meraviglia che ho letto negli occhi di mio marito quando glielo feci trovare nel piatto coperto al posto di una pietanza invitante. Che dire? Il giorno del matrimonio eravamo già felicemente in tre da almeno sette settimane! La cosa più bella era che io mi sentivo benissimo, in piena forma e carica di energie. Per questo, con il benestare del medico, non abbiamo rinunciato al nostro viaggio in Oriente. Abbiamo girato per Hong Kong, Macao, Corea e Giappone senza il minimo problema e abbiamo fatto shopping pazzo per il nostro bebè in arrivo.

 

Io e Simone
Io e Simone


Non ho mai considerato la gravidanza una malattia o come un qualcosa che mi impedisse di vivere a pieno le mie giornate. Per cui, finché ho potuto, ho continuato la mia vita dinamica, anche una volta rientrati dai nostri viaggi! Mi sono tenuta in forma con una ginnastica dolce e mirata che mi ha “salvato” dal mettere su troppi chili dato che avevo una fame insaziabile! Per fortuna non ho avuto nemmeno l’ombra delle tanto temute nausee che affliggono nei primi mesi tante future mammine!

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I momenti che ricordo con estrema gioia sono quelli delle ecografie, quando sentivamo il cuoricino del nostro piccolo puntino battere veloce e ammiravamo sul monitor i suoi movimenti. Mi sembrava già il frugoletto più bello del mondo e ha portato alla luce un lato sdolcinato del mio carattere che non credevo di avere! Un’altra cosa che mi ha colpita è il fatto che in cuor mio ho sempre saputo che si trattava di un maschietto. Ho avuto da subito questa forte sensazione tanto da parlargli già rivolgendomi a lui al maschile ed acquistando una minuscola tutina blu ancora prima dell’ecografia rivelatrice! Istinto di mamma o caso? Chissà….

Durante il settimo mese, a Febbraio, abbiamo fatto l’ultimo viaggio da “coppietta”. Siamo andati a rilassarci alle Canarie. Ripensare a quella vacanza mi riempie il cuore di tenerezza! Io mostravo orgogliosamente in spiaggia il mio pancione e mio marito mi viziava e coccolava ricoprendomi di sguardi orgogliosi ed attenzioni. Mi sentivo bellissima e femminile perché le mie nuove curve racchiudevano come in uno scrigno prezioso il nostro bambino!

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Dal canto suo, mio marito è stato davvero in gamba durante tutta la gravidanza continuando a farmi sentire bella e desiderabile. Inoltre non si è fatto scoraggiare dai miei repentini sbalzi di umore e dalle mie piccole paranoie da futura mammina inesperta, rassicurandomi e dimostrandosi sempre zelante. Ho apprezzato tanto questo suo modo di fare perché è stato il suo modo di partecipare attivamente ed emotivamente all’arrivo del nostro tesoro.

Inoltre, durante l’attesa, ho trovato davvero utile il confronto con le altre future mammine del corso preparto. Sono nate delle belle amicizie che durano tutt’ora che i nostri frugoletti hanno circa otto mesi. Condividiamo un gruppo WhatsApp tramite il quale ci teniamo in contatto quasi giornalmente e dove raccontiamo le avventure dei nostri piccoli tesori. Il corso preparto mi ha aiutata molto durante i mesi di gestazione. Mi rendevo conto, infatti, di non essere la sola ad avere delle ansie ma che condividevamo tutte le stesse gioie e preoccupazioni.
Per il parto, io che sono una persona molto precisa e programmatrice, ci tenevo tanto a fare il travaglio in casa e andare in ospedale solo verso la fine per una nascita rispettosa e il più naturale possibile. Se c è una cosa che ho imparato è che avvenimenti come questi sono cose che non si possono prevedere o controllare! Infatti il mio parto, che alla fine è stato indotto con la flebo di ossitocina, è avvenuto dopo ben due giorni di ricovero ospedaliero e travaglio, ma non è stato un’esperienza che avrei paura di affrontare nuovamente, anzi! È stato meraviglioso avere mio marito accanto che mi spronava e mi dava la forza! Veder nascere nostro figlio, condividere insieme questa gioia, è stata l’esperienza che in assoluto ha avuto il potere di legarci di più! Veramente una gioia totale ed indescrivibile!

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