ARLECCHINOOgni anno, quando arriva Carnevale, c’è una storia che mi piace raccontare ai miei alunni. E’ una storia semplice, ma di una dolcezza unica e molto carica di significato. Racconta di solidarietà, amicizia, sentimenti veri e puri, sentimenti che al giorno d’oggi devono essere rivalutati e insegnati ai nostri piccoli. Loro sono il futuro e la nostra speranza.
La storia in questione è quella della nascita del vestito di Arlecchino, famosa maschera di Carnevale.
Arlecchino è un bambino che vive in un paesino nella provincia bergamasca, con la mamma in una casa davvero molto piccola. Sono molto molto poveri e a stento riescono a mangiare tutti i giorni.
Arrivato il carnevale, nella scuola frequentata dal bambino, arrivò anche l’idea di fare una festa in maschera per celebrare questa riccorrenza. Tutti i compagni di classe di Arlecchino ne furono entusiasti e iniziarono a parlare di come si sarebbero vestiti per l’occasione, abiti bellissimi, stoffe molto pregiate, tutto molto bello, tranne che per il bambino.
Dispiaciuto e molto triste sapeva che non poteva partecipare alla festa, lui non aveva un vestito per l’occasione e di certo la sua mamma non poteva comprargliene uno.
I suoi amici, vedendolo così, si consultarono e decisero, una volta tornati a casa, di chiedere alle loro mamme un pezzo di stoffa ciascuno ricavato dai loro vestiti per la festa. Avrebbero fatto di tutto per farlo partecipare.
Il giorno dopo tutti portarono questi bellissimi pezzi di stoffa, ma si resero conto che erano di colori diversi.

Dispiaciuti di questo, donarono i pezzi ad Arlecchino che subito li rincuorò dicendo loro che la sua mamma di certo avrebbe saputo cosa farne e che lui era talmente contento di questo gesto che non aveva parole per ringraziarli.
Lo stesso giorno la mamma del bambino gli cucì un vesito molto bello e colorato e il giorno seguente Arlecchino non solo potè partecipare alla festa, ma vinse anche il premio di maschera più originale.

Molti bambini, quando ascoltano questa storia, vogliono poi vestirsi da tanti piccoli Arlecchino, colpiti dal racconto.

Provare per credere!

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