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La volontà di questo articolo è quella di aiutare le future mamme lavoratrici che, come me, si trovano a fare i conti con un possibile lavoro a rischio.

I lavori considerati a rischio per la donna in gravidanza sono:

  • i lavori svolti in ambienti troppo rumorosi, troppo caldi o troppo freddi;

  • lavori che comportano il sollevamento di carichi pesanti;

  • lavori che obbligano a stare in piedi per più della metà dell’orario di lavoro;

  • lavori che espongono a sostanze chimiche dannose o a radiazioni ionizzanti.

Qualora il datore di lavoro valuti che  non sussista la possibilità per la lavoratrice di essere spostata ad altre mansioni, si fa domanda per avvalersi dell’astensione anticipata.

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Innanzitutto bisogna presentare al datore di lavoro il certificato di gravidanza: attenzione, però, che abbia il timbro dell’ospedale! Non basta, infatti, presentare quello del ginecologo privato, ma è necessario il certificato emesso da una struttura sanitaria locale.

In seguito il datore di lavoro dovrà fornire alla lavoratrice un certificato che attesti la situazione di rischio dell’ambente lavorativo, dove viene specificata l’impossibilità di spostarla ad altre mansioni.

Con questi due certificati, infine, la lavoratrice futura mamma dovrà rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro della DPL (Direzione  Provinciale del Lavoro) che deciderà sull’interdizione dal lavoro: in caso di esito positivo, solitamente con un attesa di sette giorni da quando si inoltra la domanda, l’Ispettorato rilascerà una comunicazione ufficiale in duplice copia, una per la lavoratrice e una da inviare al datore di lavoro.

Solitamente le aziende non forniscono alla dipendente in dolce attesa questo genere di informazioni: io, fortunatamente, sono venuta a conoscenza di questa possibilità grazie al passaparola tra colleghe.

Ho trovato, poi, all’Ispettorato del Lavoro personale informato che è in grado di dare i giusti consigli al lavoratore in modo da far valere i propri diritti nei confronti del datore di lavoro, quindi per qualsiasi dubbio e necessità non esitate a contattare il punto a voi più vicino.

 

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