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“E’ finalmente nata Ilaria! Ok…dove sono le istruzioni?”
Diventare mamma è sempre stato il mio sogno. Sin da piccola adoravo stare con i bambini, infatti il mio percorso di studi mi ha portata a diventare un’insegnante di Scuola dell’Infanzia. Ho studiato fino all’inverosimile tutti gli psicologi e i pedagogisti, le diverse teorie più famose…eppure, una volta presa fra le braccia mia figlia, tutto è svanito. Avevo tra le mani un tesoro, un miracolo..un miracolo che però, conoscevo a malapena. Riuscivo solo ad ammirarla in tutta la sua bellezza, i miei occhi erano solo per lei..”Ma come prenderla?” ‘’Gli farò male così?’’ ‘’Va bene se faccio in questo modo?’’ Mille domande e paure si sono impossessate di me!
Sarò in grado di essere una buona madre?
I primi giorni in ospedale sono stati molto duri, Ilaria non ne voleva sapere di attaccarsi al seno e il mio fisico risentiva ancora delle nove ore passate in sala parto. Ero stressata e spaventata. Una volta a casa le cose non sono migliorate, tiravo il mio latte e glielo davo con il biberon ogni due ore, e ancora non riuscivo a capirla, a comprendere le sue esigenze: “piange perché ha fame?” “piange perché ha sonno?” “avrà mal di pancia”. La mia testa andava in tilt! Nel pallone completo! Sono stati giorni davvero difficili.
Quando ero incinta le persone si dividevano in due gruppi: il primo elogiava l’essere mamma come la cosa più meravigliosa al mondo, “Vedrai sarà stupendo, tutto rose e fiori!”; il secondo non faceva che dirmi “Vedrai che non dormirai più!” “Vedrai non sarà più come prima!” “Non sarai più libera di fare nulla!”
Io volevo convincermi di essere dalla parte del “Tutto sarà bellissimo”…ma Ilaria non collaborava! Continuava a piangere per nulla, continuava a rifiutare il mio seno, continuava a voler stare sempre e perennemente in braccio! La mia stanchezza aveva raggiunto livelli altissimi, finchè un giorno ho capito dove “sbagliavo”. Lei sentiva la mia insicurezza, sentiva la mia ansia per ogni cosa, sentiva il mio stress riversarsi su di lei! Da quel giorno tutto è cambiato: ho smesso di usare il tiralatte, ho smesso di essere sempre isterica, ho smesso di piangermi addosso…ho smesso di voler pretendere di essere una mamma perfetta! Ho iniziato finalmente a capirla, a comprendere i suoi pianti, a non morire di ansia se piangeva per cinque minuti di fila, ho imparato a gestirla da sola con i miei difetti e i miei tempi.
Ancora mi faccio mille domande e credo che avrò ancora per molti anni tanti dubbi, ma di una cosa sono certa…non sarò una buona madre in assoluto ma lo sarò per mia figlia!

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