img_1910Quando sette mesi fa è venuto al mondo il mio Baby Edo la vita di tutta la famiglia è stata meravigliosamente stravolta! Voglio parlare e raccontare di come ho vissuto quei primi giorni, per essere d’aiuto o di semplice conforto alle future mammine che leggeranno queste righe. C è da precisare che, il turbine di emozioni provato da una neo mamma è molto controverso, ed è normale sentirsi in balìa di un umore non proprio stabile. Per una persona come me che ama avere tutto sotto controllo non è stato facile! Ricordo molto chiaramente l’approccio iniziale con la vita da mamma: per la prima volta non mi sentivo in grado di portare a termine ciò che mi prefissavo durante la giornata e mi auto colpevolizzavo.

La mia “pallina adorata di amore e latte” scandiva con i suoi ritmi la routine delle mie giornate ed io vivevo come in un limbo, incapace di interpretare il ruolo di mamma con la stessa spensieratezza di come me lo ero immaginato. In tutto ciò non ero molto ben disposta nel farmi aiutare dai miei cari…sono una persona orgogliosa e gli ormoni mi facevano diventare un “pizzichino” intrattabile!! Mia mamma, le mie amiche e le mie super sorelle non sapevano come fare per non urtare la mia suscettibilità! Insomma,ve lo devo confessare: ero pesante ed insicura e cercavo di nascondere le mie debolezze dietro ad una facciata precaria di vitalità!

Mio marito è stato bravissimo, senza che gli dicessi niente ha percepito e captato le mie insicurezze ed è diventato la mia ombra e la mia spalla. Perché è vero che il ruolo della madre è insostituibile nei primi mesi del bambino, ma la figura del padre è altrettanto importante nel sostenere, guidare ed aiutare la nuova entità di famiglia che si è creata. Il passaggio da coppia a famiglia è un momento tanto bello e desiderato, quanto delicato. Il papà non è un sostituto della mamma nella routine giornaliera del neonato (soprattutto con l’allattamento al seno), ma è il pilastro che rende forti e sicure noi donne, capace di sgravare dalle nostre spalle il senso di inadeguatezza, che a volte può accompagnare quei primi momenti.

L’aiuto pratico di mio marito nelle faccende di tutti i giorni e la sua rassicurante calma nel “ridimensionare” i miei sbalzi di umore ha presto portato ad una nuova, bella e forte consapevolezza: diventare genitori trovando un nuovo e gratificante equilibrio! C è chi dice che i figli possono minare il rapporto di coppia:io non la vedo così!

Anzi è uno spunto per crescere insieme e sondare i propri limiti, sapendo che c è sempre una persona pronta a prenderti per mano e guidarti nei momenti di sconforto e a condividere le tue gioie in quelli belli! Per questo il mio consiglio è di non vergognarvi dei vostri sentimenti e di chiedere sempre aiuto quando ce n è bisogno…la vostra famiglia, quella che vi siete creati, è in grado di sostenervi e di capirvi meglio di quanto pensiate! Alla prossima!

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